L’azotemia può essere generalmente definita come la percentuale di azoto nel sangue. Solitamente, le patologie riguardanti l’azotemia riguardano un tasso più alto della norma, un po’ come accade per quanto riguarda la pressione che solitamente viene nominata quando si tratta di valori più alti della soglia cosiddetta normale. Esiste anche una problematica, però quando si tratta di azotemia troppo bassa, essa non è una problematica da considerarsi clinica o patologica ma, meglio indagare anch’essa nei migliori dei modi.
L’azoto presente nel sangue riguarda l’azoto non proteico derivante quasi esclusivamente dal metabolismo. Esso viene filtrato dai reni e viene espulso mediante l’urea sotto forma di urina. Sostanzialmente, quindi, l’azotemia bassa si ha quando vi è una eccessiva idratazione che può essere la conseguenza di una dieta. Capita infatti che molte diete si fondano su un utilizzo di bevande molto cospicuo che può andare dall’acqua fino a tisane e the. Fin da bambini ci insegnano che il segreto per un organismo pulito è bere molto ma, spesso, quando si ha una azotemia bassa essa dipende proprio da un eccessivo contenuto di liquido presente nel proprio corpo. L’individuo non è spinto, però, a bere una quantità così eccessiva d’acqua se non per una dieta oppure per una attività fisica pesante e molto continuativa. Quando si svolge uno sport, infatti, il corpo consuma energie fisiche e l’essere umano è spinto a bere molto. Talvolta, quando si pratica sport ad alto livello ossia ogni giorno per molte ore si incorre in una troppa idratazione.
Come abbiamo indicato anche per l’azotemia alta, questo valore andrebbe indagato mediante un consulto medico di un esperto il quale sarà in grado di valutare al meglio la soluzione ideale per il paziente. Diversamente dai problemi che provoca l’azotemia alta, l’azotemia bassa non crea delle problematiche evidenti e particolarmente scomode anche se è meglio avere il valore nella norma e quindi ricorrere ad un consulto per capire quale sia la causa.
L’azotemia bassa, dunque, non consiste in un problema clinico e dunque urgente ma, si invita a seguire innanzitutto una dieta moderata ed equilibrata, con il giusto apporto di proteine, carboidrati grassi mentre per quanto riguarda l’apporto di acqua è solitamente indicato circa due litri al giorno. Mantenendo questi due fattori in un livello di normalità anche l’azotemia dovrebbe essere, di conseguenza, nella fascia normale.
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