Il gelato è sicuramente uno dei cibi più consumati nei mesi estivi: è un alimento fresco, gustoso, ideale come dolce, merenda, o come “compagno” da passeggio. E, sempre restando in tema di periodo estivo, non c’è poi troppo da preoccuparsi per la prova costume: se usato con intelligenza, facendo le giuste scelte sia in quantità che in qualità, anche il proprio corpo può trarne beneficio.
Tanto per cominciare, un gelato è costituito da latte, zucchero (sotto varie forme) e uova, a cui poi vengono aggiunti una serie di ingredienti per personalizzarne l’aroma, come frutta, vaniglia, caffè, cacao, ecc. Una prima scelta in chiave dietetica, quindi, può essere quella di utilizzare prodotti a base di latte scremato, o zuccheri diversi dal comune saccarosio e quindi meno calorici, oppure quella di optare per l’opzione “vegana”, quindi senza uova e latte o derivati: il risultato può apparire meno denso e cremoso, ma non sarà necessariamente meno gustoso e sicuramente risulterà più “light”.
Per lo stesso motivo alcuni produttori, sia artigianali che industriali, sostengono di non utilizzare zucchero: in realtà, ciò che avviene è che il saccarosio viene sostituito con il fruttosio che, a parte avere una digeribilità maggiore, a parità di potere dolcificante fornisce un apporto calorico inferiore.
Inoltre, sia che ci si voglia recare in una gelateria artigianale o che ci si affidi all’industria del gelato, è fondamentale consultare la lista degli ingredienti (che, nel caso dei negozi, dev’essere esposta obbligatoriamente al pubblico): ricordando sempre il principio per cui la lista è in ordine di quantità, dall’ingrediente più presente a quello meno utilizzato, se ad esempio si nota che per la preparazione del gelato sono stati utilizzati oli o grassi vegetali idrogenati, parzialmente idrogenati, oppure oli vegetali in notevole quantità, forse è meglio rivolgersi altrove.
Un gelato che sia effettivamente buono sotto ogni aspetto, d’altra parte, deve risultare un alimento completo ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale: contiene infatti acqua, zuccheri sotto varie forme, grassi (animali o vegetali), proteine, vitamine, sali minerali e anche antiossidanti, e proprio per queste sue qualità deve risultare di facile digeribilità, deve infondere buon umore ed energia, e deve quindi essere adatto a tutti, consumato tranquillamente come merenda, in alternativa alla frutta, o come sostitutivo di un piatto. In alcuni casi, può perfino essere inserito all’interno di una dieta dimagrante: il gelato artigianale, soprattutto, contiene molte meno calorie rispetto ad altri dolci e dessert. Per intenderci, un tiramisù fornisce il triplo dell’apporto energetico di un gelato, e addirittura 6 volte rispetto ad un sorbetto alla frutta.
Infine, il gelato può essere consigliato anche nelle diete ipernutritive, soprattutto per quei soggetti che siano anoressici o che comunque abbiano problemi di digestione. Tra le sue varie qualità, infatti, c’è quella di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, senza contare che il freddo provocato dal suo ingerimento (se sfruttato con moderazione, quindi evitando di interferire con un processo digestivo già in corso) può risultare anche un blando analgesico.
E’ comunque bene tenere sempre a mente una cosa: eccezion fatta per l’aspetto “vegano”, che è dettato non da necessità ma da una scelta nello stile di vita, quando si parla di salute (e l’aspetto della dieta fa parte di questo argomento) è sempre bene non improvvisare, soprattutto rivolgendosi a Internet, ma è preferibile consultare uno specialista della nutrizione.