Specialmente al bar, quando ci viene servito il caffè, il cappuccino, o il tè, alla presenza di una miriade di bustine diverse di zucchero nasce un bell’interrogativo: quale zucchero preferire? Il dilemma è soprattutto tra lo zucchero bianco e quello di canna. Sono in tanti ormai ad usare abitualmente quest’ultimo, convinti che esso sia migliore rispetto a quello bianco. Ma è effettivamente così?
Negli ultimi tempi si diffusa sempre più l’opinione che lo zucchero di canna sia particolarmente benefico per il nostro organismo. Ma non sono comunque mancate delle voci fuori dal coro, secondo cui questo zucchero faccia addirittura male al nostro organismo. Facciamo perciò un po’ di chiarezza. Innanzitutto il consumo dello zucchero di canna ha degli aspetti positivi. Esso è una buona fonte di minerali e vitamine. A contenerne quantità più elevate è lo zucchero di canna integrale, varietà che è anche meno calorica.
Considerando cento grammi di prodotto, lo zucchero raffinato contiene ben 392 calorie, contro le 377 di quello di canna e le 275 di quello di canna integrale. E’ quindi quest’ultimo che dovrebbe essere preferito da chi è a dieta. Un beneficio dello zucchero di canna è poi di non mettere a rischio la salute dei nostri denti. E’ infatti stato rilevato che il suo consumo è associato ad una bassa incidenza delle carie. Oltre a non far male ai denti fa bene alla pelle, visto che contiene buone quantità di acido glicolico, efficace nella lotta alle macchie cutanee ed all’acne.
Dunque il consumo dello zucchero di canna non ha alcuna controindicazione? In realtà non è nocivo di per sé, ma non è esente dai problemi provocati da tutte le altre sostanze zuccherine. Mentre i celiaci possono consumarlo tranquillamente, i diabetici devono prestare attenzione, poiché il suo indice glicemico è pari a quello del bianco. Inoltre, come lo zucchero bianco, anche quello di canna va abolito in caso di candidosi.