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Assorbenti Interni: cosa c’è da sapere

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Assorbenti Interni: cosa c'è da sapere

C’è chi li usa abitualmente e chi non li ha mai usati. Sono gli assorbenti interni, un’invenzione non recentissima, eppure per alcune donne ancora sconosciuta. Ad essere sconosciuta non è di certo la loro esistenza, ma diversi aspetti che riguardano il loro utilizzo. Molte, infatti, per diffidenza o per timore di provare fastidio o dolore, rinunciano a quella che per tante altre è invece una comodità. Per fugare qualche dubbio cerchiamo quindi di saperne di più sugli assorbenti interni.

A frenare molte donne è l’idea di dover inserire un corpo estraneo in una zona intima del proprio corpo. Ma una volta eliminato questo freno ci si può render conto dei vantaggi dati dall’assorbente interno. Con esso sembrerà praticamente di non avere le mestruazioni. Si potrà usare qualsiasi tipo di indumento, fare ogni tipo di attività fisica con totale libertà di movimento, e si potrà usare perfino al mare o in piscina. Inoltre, un altro vantaggio sicuramente non meno trascurabile è quello di eliminare il problema dei cattivi odori, nonché delle irritazioni provocate dallo sfregamento con l’assorbente esterno.

Ma deve essere ben chiaro che il tampone interno ha le sue regole da seguire. Per non incorrere in alcun tipo di problema, dalle semplici irritazioni alle più gravi infezioni, è necessario rispettare qualche accorgimento di tipo igienico. Innanzitutto, per non inserire batteri all’interno della vagina è d’obbligo lavarsi accuratamente le mani prima di maneggiare un assorbente interno. Occhio anche al tempo dell’utilizzo: di solito non va tenuto per più di sei ore, con un limite massimo di otto.

A chi è alle prime armi si consiglia di scegliere un tampone dotato di applicatore. Quando si sarà acquisita una certa dimistichezza si potrà anche passare ai tamponi senza applicatore, i quali vanno posizionati in vagina direttamente con le dita. Quanto a qualche istruzione per l’uso, ricordate che la posizione ideale per inserire il tampone è in piedi, con le gambe leggermente divaricate. Togliere l’assorbente è ancora più semplice: basta divaricare un po’ le gambe e tirare delicatamente ma con fermezza l’apposito cordoncino per estrarlo.