Non si parla molto del calazio, un problema piuttosto fastidioso e su cui, invece, è bene saperne di più. Il calazio è una piccola escrescenza, identificabile come una piccola pallina, che si forma sulla palpebra. Esso è il risultato di un’infiamazione cronica delle ghiandole di Meibomio, ovvero le ghiandole palpebrali che servono per produrre grassi e difendere l’epitelio corneale. Ma quali sono le cause alla base di questo disturbo e, soprattutto, quali sono le cure per porvi rimedio? E’ proprio ciò su cui vogliamo far luce con questo articolo.
Partiamo per prima cosa dai sintomi del calazio. La sua identificazione solitamente non è complessa: esso si presenta attraverso un rigonfiamento sul bordo della palpebra o al suo interno. In corrispondenza della zona interessata si noterà, oltre al gonfiore, arrossamento, e si avvertirà dolore. Esso si può presentare di dimensioni piccole, pari a un grano di miglio, o molto più grandi, costringendo addirittura la palpebra a rimanere chiusa. La gravità dei sintomi è in stretta relazione alla gravità dell’infiammazione, e quindi dal numero di ghiandole che risultano coinvolte.
E’ naturale chiedersi per quali motivi si forma il calazio. In realtà non è sempre possibile risalire alla causa della sua insorgenza. Se per i bambini si parla di difetti visivi che non sono stati corretti, per gli adulti si indicano come possibili cause condizioni di stress e un’alimentazione squilibrata, troppo ricca di grassi. Sono poi predisposti al calazio coloro che già presentano disturbi oculari, come blefarite e rosacea. Ma veniamo ora alla cura del problema. Innanzitutto, la prima cosa da fare in presenza di un simile disturbo è quella di rivolgersi ad un medico oculista, che valuterà il trattamento più adeguato.
I calazi piccoli possono guarire da soli, mentre negli altri casi il medico potrebbe prescrivere pomate antibiotico-cortisoniche. Nei casi più gravi potrebbe poi suggerire l’intervento chirurgico. Ma è bene sapere che possono essere utili degli impacchi caldi sulla palpebra, per favorire il processo di guarigione. E poiché i calazi tendono a riformarsi, per prevenirli è importante seguire un’alimentazione sana.
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