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Depressione Autunnale: come Gestirla

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3778831-donna-di-mezza-eta-in-depressione-su-una-natura-autunnaleE’ stato calcolato che almeno il 15% della popolazione vivrà negativamente il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale, al punto di parlare di una vera e propria forma depressiva. Per gli esperti si chiama depressione autunnale, ed è propro quel malessere che si impossessa del nostro corpo quando si chiudono gli ombrelloni e si aprono gli ombrelli. In particolare, oltre alle temperature più rigide ed al cielo più scuro, è l’ora solare a provocare in noi questo cosiddetto mal d’autunno.

Esso si manifesta con un senso di spossatezza e stanchezza, una mancanza di interesse verso le consuete attività della vita quotidiana, un aumento della fame con conseguente aumento del peso corporeo, sonnolenza nelle ore diurne ed anche con un calo del desiderio sessuale. Ma come si può correre ai ripari e sopravvivere indenni all’autunno? In realtà gestire la depressione d’autunno richiede solo avere un po’ di buon senso ed attenzione verso il proprio corpo. Scopriamo quindi qualche buona regola da seguire per affrontare il problema.

Mantenere una sana alimentazione è essenziale per assicurare benessere al nostro organismo. Vanno predilette le verdure e la frutta di stagione per fare il pieno di vitamine, cercando magari di portare il colore nel piatto, per non fare mai mancare il buonumore. Sono invece da evitare tutti i cibi troppo grassi che affaticano la digestione, così come sono da evitare gli alcolici e la caffeina. Piuttosto, se proprio non possiamo fare a meno di qualcosa di energizzante puntiamo al ginseng.

L’attività fisica è altrettanto fondamentale per combattere le forme depressive. Quando le temperature non sono ancora proibitive e non piove, regaliamoci un po’ di esercizio fisico all’aperto, che, quando è possibile, è sempre da preferire alla palestra. Infine, non buttiamoci a capofitto nel lavoro ma ritagliamoci sempre un po’ di tempo per noi stessi, per il cinema, lo shopping o una gita fuori porta.

Fonte immagine: http://www.cavoloverde.it/public/articoli/psicologia/dettaglio_articolo.asp?id=1372