Capita sovente di toccarsi con le dita le ghiandole del collo e di notare che sono particolarmente gonfie. Sentendo al tatto delle ghiandole che sembrano quasi delle noccioline, la nostra prima sensazione è di ansia. Subito ci allarmiamo, non sapendo bene cosa pensare. Per non andare nel pallone anche quando non ce n’è motivo, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Per prima cosa bisogna sapere che le ghiandole del collo sono delle ghiandole linfatiche, più propriamente definite linfonodi. Queste sono le ghiandole protagoniste del nostro sistema immunitario, in cui stazionano i globuli bianchi. I linfonodi non si trovano soltanto nel collo ma anche nelle ascelle e in prossimità dell’inguine. In condizioni di normalità le ghiandole si presentano morbide, gommose, mobili ed hanno un diametro di circa mezzo centimetro. Esse svolgono la funzione di rimuovere dall’organismo le tossine e le altre sostanze indesiderate, come una sorta di filtri.
Ma perché si gonfiano? Quando le ghiandole si gonfiano all’origine possono esserci diversi problemi, in alcuni casi leggeri fastidi, mentre in altri problemi di una maggiore entità. In pratica i linfonodi possono gonfiarsi anche in seguito ad un banale raffreddore o mal di gola. Ma alla base del rigonfiamento possono esserci anche mononucleosi o malattie virali e batteriche a carico dell’apparato respiratorio. E nei casi peggiori, essi possono addirittura segnalare patologie più importanti.
E’ chiaro che se se si è colpiti da mal di gola o raffreddore, i linfonodi gonfi non devono destare preoccupazione. Quando invece non è così è bene rivolgersi subito ad un medico, che potrà capire a cosa è dovuto il gonfiore. Egli toccando le ghiandole e magari avvalendosi dell’ausilio di test specifici, potrà escludere la presenza di problematiche più importanti. Dunque ricordate, prima di andare in panico, che il più delle volte un leggero rigonfiamento, per fortuna, non corrisponde a nulla di grave.
Fonte immagine: http://www.oltresalute.com/disturbi/otorinolaringoiatria/ghiandole-ingrossate.html
