La bulimia, al pari dell’anoressia, è una malattia che sta sempre più facendo verificare picchi di crescita altamente preoccupanti. I due disturbi dell’alimentazione vengono spesso confusi ma, in questo caso, ci occupiamo della bulimia nello specifico. Innanzitutto, cos’è?
La bulimia è un disturbo dell’alimentazione che vede come preoccupazione nell’individuo quello di aumentare di peso e questo genera un meccanismo mentale insano dove l’ansia provoca ricorrenti episodi di fame insaziabile dove il soggetto mangia in continuazione ed in breve tempo. A questi momenti segue la fase di rimorso e di “rifiuto” verso l’azione e il comportamento dell’individuo è quello che spinge al vomito autoindotto, provocato mediante dei lassativi e spesso con digiuno.
Quello che distingue e caratterizza la bulimia rispetto all’anoressia è un ciclo distruttivo e ripetitivo che sostanzialmente si può riassumere come: preoccupazione per la propria forma fisica, dieta, abbuffata e conseguente vomito autoindotto. E’ stato statisticamente provato che i soggetti più inclini alla bulimia sono quelli perfezionisti, che mirano ad avere un controllo esagerato sul proprio corpo nonché, di conseguenza, sulla propria vita.
Così come accade per l’anoressia, prima ci si accorge del problema e prima s’interviene meglio è. Proprio a proposito ancora una volta l’informazione è il principio fondate e fondamentale d’analisi. I pericoli che si corrono sono moltissimi, da svenimenti a problemi di circolazione fino a problemi alle osse, irritazioni e problemi ai denti. Una alimentazione non corretta oltre a debilitare il fisico lo rende molto più fragile e la persona affetta da questa tipologia di malattia è più incline a sentirsi sempre in un perenne stato di depressione.
Come combatterla? Innanzitutto bisognerà recarsi da un medico. Solitamente la persona affetta da bulimia non sarà in grado di raggiungere questo passo da sola ma avrà bisogno del sostegno di amici, familiari proprio per non sentirsi abbandonati in una situazione simile. Il recupero fisiologico inizia mediante una terapia, che solitamente è una terapia realizzata in gruppo. Trovare persone con gli stessi problemi, paure e bisogni farà in modo di capire anche come ci si sente, come ci si vede e si affronta questa situazione.
Uno dei passi fondamentali successivi alla terapia sarà quello di una alimentazione equilibrata. Gli operatori faranno in modo che la dieta sia seguita e che l’individuo non cerchi di buttare il cibo oppure vomitare morbosamente. Un procedimento lento ma che, se affrontato per bene e con le strutture giuste, porterà senza dubbio ad un miglioramento delle proprie condizioni fisiche. In questo caso il fai da te non è mai consigliato, una famiglia senza conoscenze mediche e psicologiche non può affrontare una situazione così grande ed impegnativa ma dovrà rivolgersi a persone esperte, persone che hanno già affrontato casi simili e sanno come comportarsi.
Fonte dell’immagine: webmd.com