Tricotillomania: questo strano nome indica un disturbo che possiamo definire figlio dello stress e dei tempi moderni. Chi soffre di tricotillomania è spinto a strapparsi compulsivamente i capelli o, più in generale, i peli. Non si sente parlare molto di questo problema, soprattutto perché esso è fonte di grande imbarazzo e di disagio in chi ne soffre, che tenta di nascondere il disturbo. Tuttavia, nonostante chi ne soffre tenda a negarla, la tricotillomania si evidenzia attraverso delle chiazze lì dove i peli sono stati tirati, dunque sulla testa e perfino sulle sopracciglia.
La tricotillomania è un disturbo psichiatrico, magari all’apparenza difficile da comprendere. E la piena comprensione di questo disturbo non risulta difficile solo alle persone comuni ma anche agli esperti, visto che gli stessi medici non sono ancora giunti a formulare una causa unica che ne è all’origine ma solo diverse ipotesi. Tra queste, le cause che sono state riconosciute determinanti per lo sviluppo della tricotillomania sono traumi infantili o comunque legati al passato, squilibri di tipo neurochimico (ad esempio un’alterazione dei livelli di serotonina) e momenti o periodi di forte stress.
Questo disturbo si verifica con maggiore frequenza nei bambini e negli adolescenti, ma anche gli adulti, indifferentemente uomini e donne, ne sono interessati. Essendo un disturbo di tipo psichiatrico, il rimedio ad oggi ritenuto più eficace è la terapia, perché essa porta il paziente con gradualità a riconoscere il suo problema, ad acquisirne consapevolezza e quindi a volerlo superare. Farmaci ad hoc per la cura della tricotillomania ancora non esistono, ma il medico potrebbe decidere di associare alla terapia degli antidepressivi. Tra questi, quello più adatto per il trattamento della tricotillomonia è Anafranil. Una volta intrapreso questo percorso di guarigione, si dovrà anche pensare ad una soluzione per fare ricrescere i capelli perduti. Il medico indicherà anche in questo caso la strada da percorrere, ma nei casi più gravi si può rimediare al danno solo col trapianto.
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