La colica renale si presenta come un attacco di dolore improvviso e acuto che si concentra nella parte addominale e lombare. Il termine “colico” viene proprio a descrivere un dolore che alterna fasi di maggiore intensità a fasi di intensità minore. Nello specifico, la persona colpita da colica renale, oltre al dolore nella zona addominale e lombare, riporterà una serie di sintomi facilmente riconoscibili: nausea, vomito, sudorazione, pallore, cardiopalmo.
Quanto alle cause all’origine di una colica renale, la più frequente è rappresentata dalla presenza dei calcoli nel rene o nelle vie urinarie. Ma comunque, qualunque sia la causa alla base della colica, è necessario sottoporsi ai dovuti accertamenti. Ma vediamo ora come si può risolvere il problema. Per prima cosa, è opportuno ricordare che nella maggior parte dei casi in cui la colica renale è determinata da calcolosi non si deve intervenire chirurgicamente visto che quasi sempre i calcoli vengono eliminati in modo del tutto spontaneo.
Ma naturalmente occorre alleviare il dolore quando esso si presenta. I dolori della colica, che come abbiamo detto sono piuttosto intensi, possono essere placati attraverso l’assunzione di antidolorifici. Ma tra i diversi tipi di medicinali, i più efficaci per contrastare questo tipo di problema sono gli anti-infiammattori non steroidei, i cosiddetti FANS.
C’è poi modo di intervenire con una serie di trattamenti, chirurgici e non. Ad esempio, tramite la litrotissia extracorporea il calcolo viene prima frantumato e poi eliminato attraverso una serie di onde d’urto. Mentre con l’uretrorenoscopia si procede con l’inserimento di una piccola sonda per poi frantumare il calcolo mediante ultrasuoni o raggio laser. Da non dimenticare anche un’alternativa molto più semplice, che prende il nome di “colpo d’acqua”. Ecco in cosa consiste: il paziente deve bere velocemente almeno un litro d’acqua mineralizzata, così da dover altrettanto rapidamente una spinta urinaria che aiuta a eliminare il calcolo.
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