Monete, orecchini, braccialetti, bottoni, cinture, occhiali. In tutti questi oggetti di uso quotidiano ed in molti altri ancora è presente il nichel. Sono numerose le persone che venendo a contatto con qualcuno di questi oggetti scoprono di non tollerare il nichel. Ma come si può essere certi di essere allergici al nichel? E soprattutto, nel caso in cui l’allergia venga appurata, esistono delle cure?
L’allergia al nichel si manifesta attraverso dei sintomi ben precisi. Innanzitutto, chi è allergico a questo materiale al contatto con esso prova un’irrefrenabile sensazione di prurito. Al prurito, che è il primo più immediato segnale, si accompagna spesso un’eruzione cutanea. La pelle appare rossa ed in alcuni casi compaiono delle vere e proprie crosticine. Quindi, soprattutto se prurito e rossore si manifestano nelle parti del corpo a contatto con oggetti in nichel, come ad esempio sul polso in corrispondenza di un bracciale o sulla pancia in corrispondenza di una cintura, è molto probabile si tratti di allergia al nichel. Per scoprirlo con certezza l’unica cosa da fare è quella di recarsi da un allergologo, che potrà darvi una risposta sicura attraverso la sua diagnosi.
E se l’allergologo conferma che si è allergici al nichel? Che fare? Ovviamente, la prima cosa da fare è fare attenzione nell’evitare il contatto con il metallo incriminato. Non basta prestare attenzione verso gli oggetti di uso comune, ma bisogna fare lo stesso anche nei confronti di cosmetici ed alimenti. Per poter stare più tranquilli, la soluzione ideale potrebbe essere invece quella del vaccino. Naturalmente non si tratta di un vaccino tradizionale, ma di una tecnica desensibilizzante la cui validità è stata provata da alcuni studi scientifici. La tecnica consiste nell’introdurre progressivamente delle piccole quantità di allergeni nel paziente. In questo modo si abitua l’organismo a tollerare la sostanza, alleviando sensibilmente i sintomi.
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