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Emorroidi interne: cosa sono, quali sono i sintomi e le cure più diffuse

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emorroidi

Nel momento in cui si parla di emorroidi, è bene subito precisare una differenza che intercorre tra quelle che si sviluppano esternamente, che si possono riconoscere senza troppi problemi, e quelle interne, invece, che sono chiaramente molto più complicate da rilevare e trovare.

Nella maggior parte dei casi, si parla di crisi emorroidaria per fare riferimento ad una vera e propria infiammazione di quelle vene che si trovano a livello del retto e dell’anno. Le emorroidi, come detto, possono insorgere sia internamente che all’esterno. Le prime si caratterizzano per essere delle vene che si trovano proprio nella zona interna della parete dell’ano, a livello circa della zona inferiore del retto.

Le emorroidi interne, quindi, sono molto più complicate da individuare, per il semplice fatto che non sono visibili. Di conseguenza, ecco che la rilevazione dei sintomi tipici a cui si accompagnano è molto importante per formulare un’apposita diagnosi e cominciare una cura nel minor tempo possibile.

I sintomi che caratterizzano le emorroidi interne

Il primo sintomo che si manifesta in riferimento alle emorroidi interne è certamente il sanguinamento. O, perlomeno, questo è quello che si verifica nella maggior parte dei casi, con l’individuazione di sangue nelle feci che fa pensare fin da subito ad una crisi emorroidaria in atto. Insomma, si può considerare come il primo vero e proprio campanello d’allarme.

Il sanguinamento si può facilmente rilevare tamponando la parte coinvolta con la carta igienica, oppure si può individuare all’interno delle medesime feci. È importante sottolineare come spesso il sanguinamento non è accompagnato da particolare dolore, ma in ogni caso possono creare un certo disagio nel paziente, che si può indubbiamente spaventare.

Il sangue, inoltre, ha la tendenza di diluirsi e confondersi con le feci, al punto tale da far apparire il sanguinamento particolarmente copioso. In realtà, non esistono motivazioni che possono spingere ad avere paura, ma è necessario capire come comportarsi in questi casi.

Le emorroidi interne, però, spesso e volentieri portano con sé anche una sensazione decisamente poco piacevole relativa alla zona interna della parete anale. Si tratta di un fastidio che può incrementare e trovare il suo apice nel corso della defecazione. In alcuni casi può insorgere anche un po’ di bruciore. Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, l’emorroide interna non comporta più dolore in confronto a quella esterna.

Quali sono le cause che portano ad una crisi emorroidaria interna

In generale, le emorroidi interne ed esterne sono provocate dalle medesime cause. Uno dei fattori che possono incidere maggiormente è di sicuro la stitichezza, un fattore che spesso va a rendere ancora più grave la crisi emorroidaria interna che è in atto. Quindi, scegliere uno stile alimentare salutare e corretto è decisamente importante.

Anche una notevole sedentarietà può spesso portare a tale problema, così come possono farlo dei disturbi che insorgono a livello intestinale e dell’apparato addominale. Al tempo stesso, anche le problematiche che riguardano la circolazione del sangue, così come di frequente stitichezza.

Quali sono i trattamenti più diffusi

È chiaro che la cura perfetta cambia in base ad ogni singolo paziente e alle sue caratteristiche, così come alle sue condizioni di salute. Detto, questo, spesso sono previsti dei trattamenti che sfruttano accorgimenti lenitivi, cercando di aumentare l’idratazione e, al tempo stesso, di prestare molta più attenzione a quello che si consuma ogni giorno a tavola.

Spesso, vengono consigliati dei gel fogliari a base di aloe vera, che rappresentano un ottimo rimedio per contrastare ogni tipo di disturbo legato all’intestino. In tal modo, riuscendo a rendere più regolare il transito a livello intestinale, ammorbidendo le feci e idratando in maniera ottimale l’apparato intestinale, le emorroidi non subiscono alcun tipo di irritazione e si può scongiurare il sanguinamento.