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Visita proctologica, cos’è e come si svolge

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proctologo

Sono più di frequente le donne ad aver bisogno di una visita proctologica: si tratta di una visita medica che viene effettuata da un medico che può vantare un percorso specifico di specializzazione sia nell’analisi che nel trattamento di tutte quelle malattie che si riferiscono non solo al retto, ma anche all’ano.

È chiaro che dal proctologo possono essere indirizzati non solo tutti coloro che hanno alle spalle una storia proctologica già ben conosciuta, ma anche quanti avvertono dei sintomi che potrebbero essere chiaramente ricollegati ad uno dei vari disturbi che vanno a colpire questi apparati, come ad esempio secrezioni purulente, tumefazioni, dolore, prurito e sanguinamento.

La ricerca del proctologo Milano non è affatto complessa, dal momento che esiste un gran numero di specialisti a cui potersi rivolgere per fare chiarezza su quelli che sono i propri sintomi e da cui farsi indirizzare nella scelta delle cure da mettere in atto per eliminare una volta per tutte questi disturbi o, quantomeno, per individuare un trattamento che possa dare un minimo di sollievo.

Cos’è la visita proctologica

La visita proctologica è fondamentale, quindi, per giungere ad una diagnosi e sviluppare una cura per la risoluzione di un gran numero di patologie che si riferiscono all’ambito proctologico. Non si tratta unicamente delle emorroidi, ma anche delle ragadi anali, del rettocele, del prolasso rettale e così via.

Il suggerimento migliore da seguire è quello di richiedere subito una visita specialistica nel momento in cui si nota la comparsa dei primi sintomi, anche in virtù del fatto che questi ultimi potrebbero avere un legame anche con un’attività tumorale. A tale visita, inoltre, dovrebbero essere sottoposti con una certa regolarità tutte quelle persone che hanno già contratto una patologia proctologica e che devono essere tenuti sotto controllo per valutare l’evoluzione della stessa.

Lo svolgimento di una visita proctologica

Nella prima fase della visita, è chiaro che compito del medico specializzato sarà quello di effettuare un’anamnesi complessiva del paziente. Quindi, in tale parte dovrà raccogliere tutte quelle informazioni che sono collegate al suo stile di vita, in maniera tale da avere ogni tipologia di dato può tornare utile per una valutazione poi della patologia che è eventualmente in atto.

Ci sono dei comportamenti, infatti, che possono senz’altro favorire lo sviluppo di problematiche a livello proctologico, come ad esempio l’eccessivo consumo di alcol, piuttosto che il fumo, ma anche la sedentarietà e un’alimentazione errata o squilibrata, così come il fatto di avere all’interno della propria famiglia uno storico che possa far pensare a potenziali rischi in merito a queste patologie.

Successivamente, il medico dovrà poi capire quali siano i sintomi che vengono avvertiti da parte del paziente. Durante questa seconda parte della visita, il compito del proctologo sarà anche quello di visionare tutti i vari esami medici che sono stati svolti in precedenza da parte del paziente, in maniera tale da avere un quadro decisamente più chiaro della situazione e dello storico clinico dello stesso.

Infatti, sarà cura del paziente, ovviamente, elencare tutte le varie problematiche che ha riscontrato a livello proctologico negli anni precedenti, portando alla visita tutta la documentazione medica necessaria per accertare esami diagnostici e, nel caso, interventi chirurgici portati a termine.

Successivamente, la visita prevede un’ispezione completa del canale anale: prima di tutto esternamente, sia tramite l’osservazione che la palpazione, e poi all’interno, tramite un sistema di esplorazione digitale. Qualora lo ritenesse necessario, il medico può effettuare un’ano-rettoscopia, in modo tale da ricavare informazioni più accurate. Quest’ultimo esame comporta l’inserimento nel canale anale dell’anoscopio, ovvero un tubo di ridotte dimensioni e spessore, che offre la possibilità di visionare in maniera più precisa e diretta l’intero canale ano-rettale.