Il diabete è un problema non solo quando i suoi valori sono più alti della norma, ma anche quando sono troppo bassi. In questi casi si parla di ipoglicemia. L’ipoglicemia, al contrario dell’iperglicemia, si verifica quando il tasso di glucosio nel sangue scende al di sotto dei valori normali, più precisamente al di sotto degli 80 mg/dl. Questa condizione desta grande preoccupazione nelle persone con diabete. Ad esserne interessati sono soprattutto quanti sono affetti dal diabete di tipo I, che sono in terapia con l’insulina.
A determinare l’ipoglicemia concorrono diverse cause. Può essere infatti generata da un eccesso di insulina, e in questi casi viene detta shock insulinico, da eccessivo lavoro fisico o stress. Ma può essere determinata anche dal ritardo nell’assunzione di un pasto, una scarsa alimentazione, e in alcuni casi anche dall’assunzione di alcool o farmaci. I sintomi che si presentano in caso di diabete basso sono molti e ben riconoscibili.
In caso di ipoglicemia il paziente è colto da tremori, palpitazioni, fame eccessiva ed improvvisa, pallore, capogiri, senso di stanchezza e di svenimento. Se poi non trattata in tempo, l’ipoglicemia può degenerare dando luogo a convulsioni, ed in alcuni casi può addirittura condurre al coma ipoglicemico (ma solo quando la concentrazione di glucosio nel sangue scende al di sotto dei 20 mg/dl). Ma ci sono anche persone che in caso di diabete basso non avvertono alcun sintomo, e quindi per scoprire se soffrono di ipoglicemia devono basarsi esclusivamente sull’esame della glicemia.
Ma cosa bisogna fare in caso di glicemia bassa? L’ipoglicemia deve essere trattata velocemente, quindi bisogna agire appena ci si rende conto che i livelli si sono abbassati. Nelle forme lievi intervenire è piuttosto semplice: basta mangiare subito qualcosa che ci assicuro subito degli zuccheri. Tra gli alimenti ad alto indice glicemico che possono essere utili in queste situazioni troviamo il miele, delle caramelle o anche un succo di frutta.
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