Cos’è che può trasformare una meravigliosa giornata al mare in un vero e proprio incubo? Molti converranno con noi nel dare la seguente risposta: una puntura di medusa. Ebbene, chi l’ha provato lo potrà confermare: basta una piccola punturina di questo vero mostro marino a rovinare irrimediabilmente qualsiasi deliziosa giornata a base di sole e mare. E per fortuna, nei nostri mari abitano delle specie di meduse ben poco pericolose rispetto a quelle con cui sono costretti a fare i conti i bagnanti australiani, sui quali possono produrre degli effetti letali.
Le meduse di casa nostra, invece, con le loro punture sono solite causare i seguenti effetti: un improvviso e insopportabile dolore nel punto di contatto, al quale si accompagnano bruciore e prurito. La colpa è degli cnidocisti, ovvero le svariate ventose delle quali le meduse sono provviste e che, al contatto con una persona, rilasciano una sostanza dannosa per noi uomini, che è il risultato dell’unione di più proteine con proprietà sia urticanti che neurotossiche.
Ma quando malauguratamente una nostra tranquilla nuotata viene interrotta proprio dal contatto spiacevole con uno di questi spregevoli esseri marini, siamo sicuri di sapere come comportarci? E’ importante almeno quanto quello che dobbiamo fare sapere ciò che non dobbiamo fare: mai perdere il panico e cercare di risolvere il problema usando sulla zona colpita dal contatto sabbia o sostanze come ammoniaca o aceto, che sono utili secondo la tradizione popolare ma in realtà totalmente inefficaci.
Ciò che invece dobbiamo immediatamente fare è lavare la parte del nostro corpo entrata in contatto con la medusa con acqua di mare. Per cercare di alleviare il dolore, invece, occorre utilizzare prodotti specifici acquistabili in farmacia. Tra i più validi il gel astringente al cloruro di alluminio, ma possono andare bene anche antistaminici o creme a base di cortisone.
Fonte immagine: vitadamamma.com