I sostenitori dell’alimentazione biologica conosceranno già molto bene il kamut, un cereale le cui numerose virtù si sono riscoperte negli ultimi tempi. E se parliamo di riscoperta è perché il kamut è un cereale antichissimo, conosciuto e apprezzato già seimila anni fa in Egitto. Se recentemente è divenuto noto anche nel mondo occidentale è soprattutto grazie ai risultati di alcuni autorevoli studi.
Questi hanno messo in evidenza come il kamut possa essere tranquillamente mangiato da quel considerevole numero di persone che soffre di reazioni allergiche nei confronti del grano tradizionale. Pertanto, chi ha questo tipo di intolleranza alimentare trova nel kamut una sana alternativa al grano. Tuttavia, dobbiamo evidenziare che il kamut contiene glutine, quindi quanto appena detto non vale per i celiaci.
Ma anche chi non soffre di intolleranze alimentari può trovare nel kamut un alleato prezioso. Se infatti diamo un’occhiata alle sue proprietà nutrizionali ci accorgiamo di come esso sia uno dei cereali più completi. Contiene innanzitutto un’alta percentuale di carboidrati, ma anche una buona dose di proteine e, seppure in misura minore, le fibre alimentari. Ma se fa particolarmente bene alla nostra salute è perché il kamut è ricchissimo di vitamine, sia del gruppo B che del gruppo E, e di minerali. E non bisogna dimenticare che in più è un’ottima fonte di selenio, che attraverso le sue proprietà antiossidanti ci protegge dai radicali liberi.
Un’altra caratteristica interessante del kamut è quella relativa alla sua coltivazione: poiché la sua pianta è particolarmente robusta, esso viene coltivato unicamente in modo biologico. Questo aspetto lo rende un cibo prediletto da quanti rivolgono un rispetto particolare all’ambiente, vegetariani in primis. E per chi è attento alla linea? Anche in questo caso il kamut è indicato, visto che i suoi valori nutrizionali ci indicano che 100 grammi di questo prodotto equivalgono a circa 300 calorie.
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