I bambini mangerebbero solo patine fritte, a colazione, pranzo e cena. Ma la verità è che ad amare le patatine siamo anche noi adulti, che se potessimo ne mangeremmo a bizzeffe. Il problema è che le mitiche patatine sono considerate da sempre junk food, ovvero cibo spazzatura, il nemico di qualsiasi regime alimentare dietetico e sano.
Naturalmente, ad essere sotto accusa non sono le patate in sé ma il modo di cottura, ovvero la frittura, e l’olio che si utilizza. Ultimamente l’attenzione si è focalizzata soprattutto sull’olio di cottura delle patatine, che è stato preso in esame perfino da un gruppo di ricercatori dell’Università di Napoli Federico II. Il risultato del loro studio potrebbe rendere felici tutti gli amanti delle patatine.
Per i ricercatori, infatti, le patatine non sarebbero dannose né alla linea né alla nostra salute se cotte nel modo giusto, ovvero usando l’olio extravergine d’oliva. Le patatine surgelate che troviamo al supermercato sono raramente fritte con olio extravergine d’oliva, quindi non ci rimane che preparle e cuocerle personalmente. Gli esperti che hanno condotto la ricerca pro-patatine ci suggeriscono di friggere le patatine solo ed esclusivamente in olio extravergine d’oliva per otto minuti, ad una temperatura di 180-200 gradi. In questo modo saremo sicuri di non far danni al nostro fisico. Anzi, a sentire sempre gli studiosi, mangiando in quantità moderate le patatine fritte nell’olio extravergine d’oliva potremmo trarre anche dei vantaggi.
Quali vantaggi? Le patatine cotte con olio extravergine sarebbero ricche di polifenoli, ossia degli antiossidanti naturali che ci aiutano a mantenere la pelle giovane. Quindi altro che tutte ciccia e brufoli, le patine renderebbero la pelle più elastica e più a lungo. Inoltre, sempre grazie ai polifenoli, ci metterebbero al riparo da malattie cardiovascolari, tumori e patologie legate alla senescenza. Quindi sì alle patatine fritte, purché cotte con un buon olio d’oliva e perché no, magari accompagnate ad un burger vegetariano, per un cibo da fast food ma sano.
Fonte immagine: cavolettidibruxelles.it