Si definisce pubalgia un disturbo che riguarda l’inguine e la zona pubica, e che può finire per coinvolgere anche la parte interna delle cosce.E’ il dolore localizzato in queste parti del corpo appena citate il sintomo più manifesto e comune della pubalgia. In genere il tutto inizia provando un leggero fastidio, che però con il passare del tempo si trasforma in vero e proprio dolore, più o meno intenso, che nella maggior parte dei casi influenza sia lo svolgimento delle regolari attività quotidiane che il riposo notturno.
Ma quali sono le cause all’origine della pubalgia? Esse sono diverse, e in generale vanno ricondotte a delle alterazioni della colonna dorsale e lombare. In alcuni casi alla base della pubalgia si possono in realtà nascondere delle patologie legate alla postura scorretta, come ad esempio la scoliosi o l’iperlordosi. Anche malformazioni del ginocchio, asimmetria degli arti inferiori, disturbi che riguardano l’articolazione dell’anca o lesioni delle articolazioni causano la pubalgia.
Ma si può incorrere in questo problema anche in gravidanza, di solito dopo il sesto mese, o in seguito ad un allenamento sportivo particolarmente impegnativo. Per trovare una soluzione al problema bisogna chiaramente prima individuare la causa che l’ha provocato, così da poter agire in relazione ad essa. In genere una terapia che si prefigge di curare la pubalgia prevede in primis un periodo di riposo, a cui associare l’assunzione di farmaci antinfiammatori.
Si dovrebbe anche migliorare la postura, così come è consigliabile una crioterapia locale. Sono altrettanto consigliati degli esercizi specifici, a cui dedicarsi quando il dolore non è nella fase acuta. Innanzitutto su può camminare sul tapis roulant, ma anche la corsa e lo stretching sono attività consigliate. Vanno poi citate anche terapie come il laser, la tecar terapia e le onde d’urto, le quali servono ad alleviare il dolore ed a permettere il recupero funzionale ed il ritorno all’attività sportiva in tempi più brevi.