Il fidanzato ci ha lasciate, l’esame all’università non è andato come avremmo voluto oppure la collega raccomandata ha avuto la promozione che noi meritavamo. Sono tutte situazioni che mettono a dura prova i nervi di chiunque, e almeno una di queste capita a tutte, prima o poi.
Tante di noi, in una di queste o in molte altre situazioni in cui l’umore è a terra, trovano conforto in vaschette di gelato o interi barattoli di nutella, per noi donne veri e propri antidepressivi dall’efficacacia insuperabile. Ma il fatto di fiondarsi su determinati cibi quando l’umore è sottoterra, oggi, ha una spiegazione scientifica. Cerchiamo di saperne di più.
E’ ormai certo che ci sono alcuni cibi reponsabili del buonumore. A confermarcelo è un recente studio americano, condotto dagli scenziati del Torrey Pines Institute for Molecular Studies della Florida, guidati dalla dottoressa Karina Martinez-Mayorga. Il team a stelle e strisce ha esaminato e confrontato un numero esorbitante di alimenti, più di 1700, per arrivare alla seguente conclusione: esistono dei cibi con il “super-potere” di regalare subito il sorriso a chi li mangia. Questi cibi sono i frutti di bosco, il tè e il cioccolato.
Trovare il cioccolato in questo gruppo non è di certo una sorpresa, mentre ci è utile sapere che contro eventuali crisi di pianto o per tenere a bada un umore nero, potremo fare una scorpacciata dei più dietetici mirtilli e fragole o anche di belle tazzone di tè. Il motivo è semplice: tutti i cibi appena citati contengono al loro interno delle sostanze chimiche che da un punto di vista strutturale richiamano l’acido valproico. Si tratta del principio attivo della maggior parte dei farmaci antidepressivi. Dunque, capirete l’importanza della scoperta: secondo la sua responsabile questi cibi potrebbero arrivare a sostituire gli stessi farmaci stabilizzatori dell’umore nel trattamento di pazienti depressi. E la cosa da sottolineare è che non hanno effetti collaterali, a patto che non ci rifugiamo nel cioccolato troppo spesso…
Fonte immagine: milady-zine.net